Da acerrimi avversari a inseparabili colleghi. Il Cif, il Consorzio Imprese Funebri di Bologna, ha recentemente spento le 50 candeline. Un traguardo che nel 1965 sembrava utopia poter anche solo avvicinare e che oggi, invece, è diventato un esempio da seguire e studiare a livello nazionale visto che si tratta di uno dei primissimi casi di consorzio nato tra concorrenti che, invece di farsi la guerra tra di loro, un giorno decisero di mettere assieme le forze per fornire un servizio più completo ed efficiente. “Oggi parlano tutti di sinergie, obiettivi e strategie comuni, ma posso assicurare che negli anni ’60 il clima tra concorrenti era tutt’altro che amichevole – spiega Massimo Benetti, presidente da 25 anni di Cif –. Ecco perché gli imprenditori che decisero di mettersi insieme furono dei veri e proprio pionieri visto che riuscirono a capire che in un mercato come quello delle pompe funebri, assolutamente anelastico, le piccole aziende da sole non sarebbero mai riuscite ad andare avanti”. Fu così allora che nel 1965 le ditte Golfieri, Garisenda, Franceschelli, Grandi e Lelli decisero di iniziare un percorso comune, pur restando concorrenti tra di loro, formando quello che tecnicamente si chiama consorzio. “Il nostro lavoro, come tutti possono immaginare, è legato all’imprevedibilità – aggiunge il presidente Benetti –. Non possiamo stabilire quanti funerali ci potranno essere in un mese, in una settimana e tantomeno nell’arco di una singola giornata. Per questo quello di entrare in un’alleanza di questo tipo serviva soprattutto alle piccole imprese perché non sarebbero mai state capaci di poter gestire due-tre eventi al giorno. Fu una questione di opportunità che poi è diventata con il passare degli anni un esempio da seguire per molti”. Oggi il consorzio Cif è una solida realtà che effettua più di tremila servizi all’anno e può contare su 12 imprese associate e 55 dipendenti, tutti protagonisti della grande festa che lo scorso 15 settembre si è tenuta nella sede di via Zanardi, a Bologna, per festeggiare il mezzo secolo di attività. “Per noi è stato un bellissimo momento e motivo di grande orgoglio – conclude il presidente Benetti – perché siamo coscienti di esser riusciti a costruire qualcosa che molti ci invidiano. Come ha ricordato anche il presidente nazionale della Federazione delle Pompe Funebri che ha partecipato alla nostra festa, Bologna è ancora meta di molti addetti del nostro settore per capire e studiare quello che Cif ha fatto in questi suoi primi cinquant’anni di vita”.